A volte la superficie diventa un limite, un confine invalicabile, e allora tutto deve accadere al di sotto di essa. Uno strano oggetto sulla sinistra, forse un sostegno per una parte del corpo, prende vita e si materializza mantenendosi in profondità mentre l’impronta bruciata di uno “Specchio di taglio” campeggia sulla destra. La superficie scultorea diventa così un luogo infinito e magico.