Il filosofo tedesco Martin Heiddegger scriveva della scultura nel 1969:… “I prodotti della scultura sono i corpi. La loro massa, costituita da diversi materiali, riceve la sua forma in molteplici modi. La formazione avviene nel modo di circoscrivere, di includere e di escludere rispetto a un limite. Lo spazio entra in gioco. È occupato dalla figura scolpita, poiché ne riceve l’impronta come volume pieno, come volume che comprende spazi vuoti, come volume totalmente vuoto … “Il corpo scolpito incarna qualcosa. Lo spazio? La scultura si impossessa dello spazio? Una sorta di dominio spaziale? La scultura corrisponde alla conquista tecnico-scientifica dello spazio? Di fronte all’esigenza insormontabile di una simile domanda, non ci resta che confessare: finché non sperimentiamo ciò che appartiene allo spazio, anche il discorso intorno allo spazio è destinato a rimanere oscuro. Il modo in cui lo spazio sostiene e attraversa l’opera d’arte rimane per ora indeterminato.”